In seguito alle vittoriose campagne daciche (nell'odierna Romania), all'inizio del II secolo d.C., l'imperatore Traiano incaricò l'architetto Apollodoro di Damasco di costruire il più grandioso dei fori imperiali, il Foro Traiano, caratterizzato dalla presenza della Colonna Traiana, due biblioteche, la Basilica Ulpia e il foro vero e proprio. Con l'area ormai quasi completamente occupata dagli altri Fori Imperiali (quello di Cesare, di Augusto, il Tempio della Pace e il Foro di Nerva), l'architetto escogitò un espediente per ottenere lo spazio necessario alla costruzione del nuovo foro: fu tagliata la sella che univa il Campidoglio al Quirinale (per un'altezza pari a quella della Colonna Traiana).
Lo spazio compreso tra il Foro di Traiano e le ultime pendici del Quirinale fu utilizzato per costruire i cosiddetti "Mercati Traianei". Questi costituiscono un articolato complesso architettonico che, utilizzando la duttile tecnica costruttiva del laterizio, sfrutta tutti gli spazi disponibili ricavati dal taglio delle pendici del Quirinale, inserendo ambienti con piante diverse, variamente disposti, sui sei livelli del monumento. Tale articolazione degli ambienti ha permesso di passare gradualmente dalla disposizione curvilinea determinata dall'esedra del Foro di Traiano a quella rettilinea del tessuto urbano circostante. In tutto il complesso gli ambienti erano prevalentemente coperti da volte in muratura, con semplici volte a botte, con semicupole che coprono gli ambienti di maggiori dimensioni, fino al complesso sistema di copertura della Grande Aula, con sei volte a crociera.
La presenza di numerosi ambienti in forma di tabernae, in particolare lungo i percorsi esterni, non è necessariamente indice di una funzione commerciale del complesso: anche le vie basolate che ne costituiscono i percorsi esterni sono infatti per lo piùcessibili solo mediante scale che superano i dislivelli e pertanto non potevano essere percorse dai carri necessari al trasporto delle merci. I Mercati di Traiano dovevano invece costituire una sorta di "centro polifunzionale", dove si svolgevano attività pubbliche soprattutto di tipo amministrativo.
Le peculiarità di quest'area sono i suoi continui riutilizzi e trasformazioni: furono prima centro amministrativo dei Fori imperiali, poi residenza nobiliare, poi fortezza militare, convento, fino a diventare oggi la sede del Museo dei Fori Imperiali, che raccoglie frammenti della loro decorazione architettonica e scultorea e ricostruzioni multimediali di notevole impatto.
Un'ultima curiosità: alla morte dell'imperatore, l'urna contenente le sue ceneri (unico tra gli imperatori, sotto il cui principato l'impero raggiunse la sua massima estensione) fu deposta all'interno del pomerio, proprio alla base della colonna.
Dettagli
1,5 ore
area archeologica
biglietto di ingresso non incluso